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Eventi

29.05.2016

Talks

AOCT 2016
Actofcomingtogether

Per tre giorni artisti e curatori, invitati da Sophie Reinhold, vincitrice del Premio Villa Romana nel 2012, si incontrano a Villa Romana per confrontarsi sulle condizioni e possibilità della prassi artistica oggi.
Partecipanti: Dominikus Mueller, Barbara Rüdiger, Niklas Lichti, Lisa Holzer, Vela Arbutina, Philipp Simon, Lukas Quietzsch, Hannes Schmidt.
Siete invitati a prendere parte e ampliare il discorso durante il brunch di domenica.

Courtesy Philipp Simon

+ Do we loose the hand-head-heart connection? + I would love to force the resistance and bring head together to create hysteria and take care of instinct because this is part of art mutation, you loose your sense of your own process in time space. + I think the memories I have there need to be stored until I no longer feel disappointed in the city. It will come, but for now, I am too tired and confused to see what I saw before. Depressed friends and expensive cheap-looking architecture set the mood. (Adrienne Garbini) + The reproduction… changes the physical process of seeing and receiving art. AOCT 2016 actofcomingtogether___ + Produzione e (Non-) Mediazione/Immediatezza + Se nel mondo dell’Arte non c’è più amore, non voglio più averci niente a che fare. (Lee Lozano) + Esiste ancora la possibilità di fare affidamento sulla propria mania nella ricezione attuale e visiva dell’arte, senza il confronto con la riproduzione per non far diventare il proprio lavoro la produzione della riproduzione + ISTERICI ISTERICIZZAVANO ISTERICIZZATI + „ #intuitiva, impulsiva, eruttiva produzione conscio/subconscio – rinuncia/perdita del controllo -> non significa non riflettere più ma riflettere e sganciare il discorso dalla effettiva produzione (Philipp Simon) + MA COME SI SEGUONO GLI IMPULSI? + Secondo me si presenta sempre più frequentemente la domanda se un‘ulteriore deflagrazione possa comunque condurre ad un al di fuori da qualsiasi confine. Forse è la conseguenza che deriva dalla conoscenza del „piano composto da elevamenti“ proprio quella, per dire, che ogni ulteriore avventatezza nutra un‘ulteriore accelerazione e ancora meno intensità. Intendo dire, già succede comunque, che c‘è sempre più un’aspirazione al rallentamento, ma in qualche modo piuttosto in privato. Cosa significa però ciò nel culturale o nel momento in cui si vuole essere presenti con l’arte? (Philipp Simon) + Può essere critico, se l’oggetto/soggetto tradisce sè stesso? + support your own biography + Agamben: Resistance in Art https://www.youtube.com/watch?v=one7mE-8y9c + act of resistance / act of creating + Che il mio fine politico non sia arte politica, ma l‘indifeso, il disarmato campo artistico che al meglio possibile va schermato e tenuto libero da qualsiasi giustificazione, utilità, disponibilità, ecc… - che sarebbe una enorme conquista sociale, ho detto, che ci sarebbe comunque, contro tutte le probabilità che perlomeno in qualche modo deve restare assolutamente preservato, come espressione dell‘elevatezza della civilizzazione - avere ambiti non chiari, permetterseli… (Michaela Eichwald) + 49. You usually place yourself nearer to the side than in the center of the room YES NO

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