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Giuria dal 2008

2022

Antonia Alampi è curatrice, ricercatrice, scrittrice e direttrice della nuova Spore Initiative finanziata dalla Fondazione Schöpflin, che aprirà a Berlino nel 2021, e co-curatrice della Sonsbeek Quadrennial. In precedenza, è stata co-direttrice artistica di SAVVY Contemporary dal 2016. Tra il 2017 e la metà del 2019, è stata curatrice di Extra City Kunsthal ad Anversa, dove ha realizzato un programma triennale sulla cittadinanza europea. Nel 2016, insieme a Iliana Fokianaki, ha iniziato il progetto di ricerca Future Climates, che ha esplorato come i flussi economici modellano e determinano il lavoro delle piccole iniziative in contesti con deboli infrastrutture pubbliche per le arti e la cultura. Dal 2012 al 2015, è stata curatrice della Beirut Exhibition House al Cairo. Lì ha concepito e diretto il progetto educativo The Imaginary School Program (2014 /15). Tra il 2009 e il 2011 è stata co-fondatrice dell'iniziativa artistica Opera Rebis e ha lavorato per lo Studio Stefania Miscetti (Roma), Manifesta 7 (Alto Adige) e la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento.

Nelle sue opere video e installazioni, l'artista Hiwa K, nato nel 1975 nel nord del Kurdistan iracheno, riflette sulla propria storia di migrazione e la trasforma in opere poeticamente e narrativamente multistrato. La questione della localizzazione geografica, la ricerca di orientamento o la presa di coscienza di se stessi gioca un ruolo importante in molte delle sue opere. Critica continuamente il sistema educativo dell'arte e la professionalizzazione della pratica artistica, così come il mito dell'artista individuale. Molte delle sue opere hanno una forte dimensione collettiva e partecipativa. Hiwa K ha partecipato a varie mostre collettive come Manifesta 7, Trento (2008), La Triennale, Intense Proximity, Parigi (2012), il Edgware Road Project alla Serpentine Gallery, Londra (2012), la Biennale di Venezia (2015) e documenta 14, Kassel /Athens (2017). Le recenti mostre personali includono il New Museum, NYC (2018), S.M.A.K., Ghent (2018), Kunstverein Hannover (2018), Zachęta National Gallery of Art di Varsavia (2018) e Van Every /Smith Galleries in North Carolina, USA. Nel 2016, Hiwa K ha ricevuto il Premio Arnold Bode e l'Ernst Schering Foundation Art Award e ha avuto una mostra personale al KW, Berlino (2017).

2021

Peggy Buth, nata a Berlino nel 1971, è docente di Media Art all'Accademia di Arti Visive di Lipsia dal semestre invernale 2016 /17. Nel 2002 si è laureata in fotografia e belle arti e successivamente è stata borsista presso la Jan van Eyck Academie Maastricht, Olanda (2003 - 2005). Il suo lavoro è stato presentato a livello internazionale, tra l'altro presso l'Accademia di Belle Arti di Maastricht: Exhibition Research Centre, John Moores University, Liverpool, Centre d'art contemporain, Parc Saint Léger, Francia, Württembergischer Kunstverein, Stoccarda; CAC Vilnius, Lituania, Weltkulturen Museum, Francoforte sul Meno, K21, Düsseldorf, Kestnergesellschaft, Hannover; Bétonsalon, Parigi, La Synagogue de Delme, Francia, Biennale di Bruxelles, Belgio. Nel 2018 ha partecipato alla Triennale della Ruhr con l'installazione video a 3 canali Vom Nutzen der Angst - The Politics of Selection. In precedenza, quest'opera è stata esposta in versione ridotta al Museum Folkwang di Essen. La stessa Peggy Buth parla del suo lavoro: "La mia pratica artistica è concettuale e di processo, spesso legata a una ricerca a lungo termine. La mia pratica è sia interdisciplinare che intermedia. (...) In una delle mie nuove opere Politics of Selection - Vom Nutzen der Angst (dal 2014) esploro la connessione tra la costruzione dell'identità, il pregiudizio razziale, i media, l'economia e l'appropriazione capitalistica dello spazio."

Anselm Franke, nato nel 1978, è autore, critico d'arte, curatore e dal 2013 è a capo del dipartimento Arti Visive, Film, Digital Media presso la Haus der Kulturen der Welt di Berlino. Lì ha iniziato e realizzato mostre in varie collaborazioni come Neolithic Childhood. Art in a False Present, ca. 1930 (2018, con Tom Holert), Parapolitics: Cultural Freedom and Cold War (2017 /2018, con Nida Ghouse, Paz Guevara, Antonia Majaca), 2 or 3 Tigers (2017, with Hyunjin Kim), Nervous Systems (2016, con Tactical Technology Collective, Stephanie Hankey, Marek Tuszynski ), Ape Culture (2015, con Hila Peleg), Forensis (2014, con Forensic Architecture), The Whole Earth (con Diedrich Diederichsen) e After Year Zero (etrambi 2013). Attualmente la HKW espone la mostra finale del progetto internazionale Love and Ethnology. The History of Sensibility after Hubert Fichte (a cura di Diedrich Diederichsen). Dal 2001 al 2006 Anselm Franke è stato direttore della spazio Kunst-Werke - KW Institute for Contemporary Art Berlin, dal 2006 al 2010 direttore di Extra City Kunsthal ad Anversa, nel 2008 co-curatore di Manifesta 7 in Trentino-Alto Adige, nel 2008 co-curatore della 1° Biennale di Bruxelles, nel 2012 curatore della Biennale di Taipei e nel 2014 della Biennale di Shanghai. Nel 2005, insieme a Stefanie Schulte Strathaus, ha fondato il Forum Expanded del Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Anselm Franke ha conseguito il dottorato di ricerca presso il Goldsmiths College di Londra.

Susan Philipsz, nato 1965 a Glasgow, è una sound artist scozzese che vive e lavora a Berlino. Ha studiato scultura al Duncan of Jordanstone College of Art and Design di Dundee dal 1989 al 1993 e si è laureata all'Università dell'Ulster in Irlanda del Nord. È una delle più importanti artiste del suono internazionali dei nostri giorni ed è stata premiata con il Turner Prize nel 2010. Come scultrice di formazione, esplora i confini tra scultura e suono, tra materialità e immaterialità. Uno dei suoi obiettivi principali è l'esplorazione artistica di temi come la caducità e la memoria, così come le esperienze di guerra epocali del XX secolo. Dall'aprile 2019, Susan Philipsz è stata visiting professor - inizialmente per due semestri - presso l'Accademia d'Arte di Dresda. Philipsz ha partecipato, tra gli altri, alla Biennale di Sydney (2008), documenta 13 (2012) e Manifesta 10 a San Pietroburgo (2014). Nello stesso anno è stata nominata Official Order of the British Empire for services to British Art. Nel 2015 ha ricevuto il Global Fine Art Award alla Tate Britain per la sua installazione sonora War Damaged Musical Instruments.

Marinella Senatore, nata nel 1977, è un'artista multidisciplinare la cui pratica è caratterizzata da una forte dimensione partecipativa e da un costante dialogo tra storia, cultura popolare e strutture sociali. Attraverso varie assemblee, Senatore ripensa la natura politica delle formazioni collettive e rappresenta un'opportunità per il pubblico di generare un cambiamento sociale. Intrecciandosi con le personali esperienze autobiografiche dell'artista e le narrazioni collettivamente condivise, la sua pratica comprende collage, performance, scultura, fotografia e video. Nel 2013 Senatore ha fondato The School of Narrative Dance, una scuola nomade incentrata sull'apprendimento non gerarchico e sull'emancipazione.
Senatore vive e lavora a Roma e Parigi. Ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Napoli (1994 - 1997), al Conservatorio di Musica (1997) e alla Scuola Nazionale di Cinema di Roma (1999 - 2001). Tra le prossime mostre personali ricordiamo: CCA, Tel Aviv (2022), 34° Bienal de São Paulo, Fundação Bienal de São Paulo, Brasil (2021), Taak, Amsterdam (2021), Museo del Novecento Pistoia (2021), Fondazione Stelline, Milano (2021), Blitz, Malta (2021). Le sue opere sono state esposte in prestigiose sedi in tutto il mondo, con performance e progetti realizzati in collaborazione con Palazzo Strozzi, Firenze (2020), ICC Madrid (2020), The Centre for the Less Good Idea, Johannesburg (2019), Magazzino Italian Art, New York (2019), il Teatro Nazionale di Mannheim e la Kunsthalle Mannheim (2018), Activating Public Space, High Line, New York (2018), Art Night, Londra (2018), Manifesta, Palermo (2018) e Centre Pompidou (2017), tra gli altri.

2020

Yvette Mutumba è co-fondatrice e caporedattrice del magazine d’arte Contemporary And (C&). Nel 2018 ha fatto parte del team di curatori della X Biennale di Berlino. Nel 2017 /2018 è stata docente del corso Globalisierungsdiskurse presso l’Accademia di Arti Multimediali di Colonia. Dal 2012 al 2016 è stata curatrice presso il Weltkulturen Museum di Francoforte sul Meno, dove ha contribuito alla curatela delle mostre Ware & Wissen – or the stories you wouldn’t tell a stranger, El Hadji Sy: Paintings, Performance, Politics e A Labour of Love. Quest’ultima è stata candidata al Global Fine Art Award 2016. Nello stesso anno ha collaborato alla curatela del Focus dell’Armory Show di New York, dal titolo African Perspectives. Mutumba ha studiato storia dell’arte alla Freie Universität di Berlino e ha conseguito il dottorato al Birbeck College, Università di Londra. Nella sua tesi di dottorato si è concentrata sulla rappresentazione dell’arte proveniente dall’Africa e sulla diaspora africana in terra tedesca dagli Anni ’60 al 2011. È stata autrice o curatrice di testi e libri sull’arte contemporanea osservata da una prospettiva africana, nonché sulla storia dell’arte globale. La sua ultima pubblicazione è I am built inside you, a cura di C& e Ifa (Sternberg Press, 2017).

Michaela Melián, nata nel 1956 a Monaco, è un’artista e musicista e vive in Alta Baviera. Dal 2010 insegna Time-based Media presso l’Università di Belle Arti di Amburgo (HFBK). Con una formazione musicale alle spalle, si è iscritta all’Accademia di Belle Arti di Monaco e infine ha studiato arte a Londra. Dagli Anni ’80 è cantante e bassista della band F.S.K. (Freiwillige Selbstkontrolle) e a partire dal 1980 è stata per sei anni coeditrice della rivista di letteratura Mode und Verzweiflung. Come musicista ha pubblicato diversi album personali. Oltre che alla HFBK, ha insegnato anche all’Accademia di Belle Arti di Monaco e al Politecnico Federale di Zurigo.
Nella sua pratica artistica Melián crea dei spazi di memoria che producono complessi intrecci di citazioni e riferimenti contestuali. Le sue opere sono precedute da un intenso lavoro di ricerca: l’artista crea dei campi di tensione in cui i fatti storici entrano in conflitto con le storie e i ricordi privati. Nel 2010 ha ricevuto il Premio d’arte della Città di Monaco. Nello stesso 2010 è stato inaugurato a Monaco il suo Memory Loops, monumento acustico per le vittime del Nazionalsocialismo, selezionato dall’Accademia tedesca di arti drammatiche come miglior radiodramma del 2010. Nel 2011 ha ricevuto il premio d’arte della città di Nordhorn. Nel 2016 la Lenbachhaus di Monaco le ha dedicato la mostra personale Electric Ladyland.

2019

Eva Birkenstock
dal 2016 direttore del Kunstverein für die Rheinlande und Westfalen di Düsseldorf

Nata nel 1978 a Siegen, Eva Birkenstock ha compiuto studi di etnologia, storia dell'arte e filologia ispanica a Colonia, L'Havana e Berlino. Nel 2005 è assistente scientifica del Kunsverein di Amburgo, tre anni dopo assume la direzione artistica della Halle für Kunst di Luneburgo. Nel 2010 è al Kunsthaus di Bregenz, dove progetta e cura la ristrutturazione dell'area di ingresso, il KUB-Arena, che viene trasformato in uno spazio dedicato all'intervento e alla collaborazione tra gruppi di artisti, studiosi e altri partner. Nel 2014 partecipa a un programma di scambio tra curatori e si trasferisce a New York, dove per un anno assume la direzione dello spazio espositivo del Goethe-Institut, il Ludlow 38.
Eva Birkenstock ha curato numerose mostre: tra le personali, quelle di Yona Friedman, Dani Gal, Dora Garcia, Nick Mauss, Katrin Mayer, Ulrike Müller, Emma Hedditch, Suchan Kinoshita, Johannes Paul Raether, Tris Vonna-Michell, Ian White e Susanne Winterling, tra le collettive: On Performance, 2010 (insieme a Joerg Franzbecker), Nairobi - A State of Mind, 2012, Beginning Good. All Good: Actualizations of the Futurist Opera 'Victory Over the Sun', 2011 (con Kerstin Stakemeier e Nina Koeller).


Maria Thereza Alves
Artista, vive e lavora a Berlino

Maria Thereza Alves è un'artista di fama internazionale, da molti anni vive a Berlino. Ha esposto alla 13esima edizione della Sharjah Biennial (2017), a Documenta 13 (2012), alla Biennale di San Paolo nel 2010 e 2016, alla Biennale di Arte contemporanea di Mosca nel 2015 e all'ottava edizione della Biennale di Berlino, nel 2014. Nata in Brasile nel 1960, ha studiato alla Cooper Union di New York e dagli anni '80 è un'artista riconosciuta in patria e all'estero. Il suo lavoro si situa al punto di incontro tra arte e politica. Tra il 1978 e il 1979 è stata membro attivo dello Indian Treaty Council, organismo per la difesa dei diritti dei popoli indigeni. È stata fondatrice del Brazilian Information Center, forum dedicato alle problematiche delle persone indigene. Nel 1981 è stata tra i fondatori, a San Paolo, del Partido Verde Ecologista de México. Ha portato avanti alcuni progetti nella pianura alluvionale di Pantanal in Brasile, nel villaggio montano di Matsunoyama in Giappone, nel grande porto di Canton in Cina, nel comune indigeno di Amatlan nel Messico centrale, nel paese agricolo di Fadiouth in Senegal e in Europa. Nel 2015 Maria Thereza Alves ha preso parte al simposio UNMAPPING the RENAISSANCE, organizzato da Villa Romana in collaborazione con il Kunshistorisches Institut di Firenze.

2018

Bonaventure Soh Bejeng Ndikung
Curatore, iniziatore di SAVVY Contemporary, Berlino

Bonaventure Soh Bejeng Ndikung è un curatore indipendente e Curator at Large della Documenta 14, inaugurata nel 2017 ad Atene e Kassel. Nel 2010 Ndikung ha avviato lo spazio SAVVY Contemporary Berlin, come laboratorio di riflessione artistica e intellettuale e spazio di dialogo tra la cosiddetta arte occidentale e non occidentale. SAVVY ha ricevuto molta attenzione, sia al livello locale che internazionale ed ha lavorato con più di 45 artisti provenienti da cinque continenti. Ndikung è anche iniziatore e caporedattore del progetto-rivista SAVVY art.contemporary.african, un giornale web bilingue che tratta temi riguardanti l'arte africana contemporanea. Come curatore, direttore artistico e consulente ha lavorato inoltre per numerosi festival e progetti espositivi internazionali. Per esempio nell’ ambito della Biennale di Marrakech, presso il Tensta Konsthall, in Svezia, con il Goethe Institut, con l’Institut für Auslandsbeziehungen (IFA) e il Centre Culturel Français di Algeri. Ndikung è nato nel 1977 in Camerun, ha conseguito il dottorato in biotecnologia medica a Berlino e ha studiato, successivamente, biofisica a Montpellier.


Nassan Tur
Artista, vive e lavora a Berlino

Nasan Tur, nato nel 1974, ha studiato a Offenbach e Francoforte e attualmente vive a Berlino. Il tema centrale del lavoro dell’ artista è la fragile autoespressione delle persone negli spazi pubblici e i codici di comunicazione subliminali. Tur ha ricevuto numerosi premi negli ultimi 15 anni (tra cui 2012 il Will-Grohmann Preis dell'Akademie der Künste, Berlino e il premio Villa Massimo, Roma 2014). Le sue opere sono presenti in famose collezioni internazionali. Le sue mostre personali più recenti includono: Running Blind, Kunst Haus Wien; Nasan Tur, Deweer Gallery, Otegem, Belgio (2016), L'ombra della luce, Musei di Villa Torlonia - Casino Nobile / Bunker, Roma (2015); Blain | Southern, Londra (2015); Christine König Gallery, Vienna (2015); Kunstraum Innsbruck, Innsbruck, Austria (2014); First Shot, Kunsthal 44 Moen, Danimarca (2014); Kunsthalle Mannheim (2011); Galeri Mana, Istanbul (2011); Der unbekannte Ritter, una installazione nello spazio pubblico, Universalmuseum Joanneum, Graz (2011); Kunstmuseum Stuttgart (2009); Yapi Kredi Art Gallery, Istanbul, (2009); Goethe Institut di Belgrado (2009); Lie Low, Project RIM, Taller Publico, Mexico City (2006).

2017

Natascha Sadr Haghighian
Artista, Professoressa di Scultura presso la Hochschule für Künste di Brema

Natascha Sadr Haghighian, nata nel 1963 a Teheran, vive a Berlino. Conosciuta per il suo lavoro artistico basato sulla ricerca in diverse forme e formati come video, performance, installazione, testo e suono, ha ottenuto il premio Hugo Boss nel 2010 e ha preso parte a Documenta nel 2013. Tra le altre mostre personali, ha esposto al Mackba di Barcellona, al Bonniers Konsthall di Stoccolma (entrambe nel 2012), al Frankfurter Kunstverein (2008) e alla GAM di Bologna (2006). Ha partecipato a numerose mostre collettive internazionali, tra le altre, all'ICA di Londra nel 2007 e al Kunsthaus Bregenz nel 2011.


Moritz Wesseler

Direttore del Kölnischen Kunstverein dal 2013

Moritz Wesseler, classe 1980, realizza le sue prime mostre a partire dal 2003, presso il leggendario Kabinett für aktuelle Kunst a Bremerhaven – avviato dal padre nel 1967 - con artisti come Cathy Wilkes, Martin Boyce, Ceal Floyer, Anri Sala e Luc Tuymans. Nel 2009/2010 ha co-curato Reihe Double - una serie di ricostruzioni di mostre storiche - presso il MMK di Francoforte. Come parte del suo tirocinio scientifico alla Kunstsammlung Nordrhein Westfalen ha supervisionato progetti espositivi di Michael Sailstorfer, Kris Martin, Jordon Wolfson Tomas Saraceno. Come direttore artistico del Fürstenberg Zeitgenössisch a Donaueschingen / Heiligenberg ha collaborato con artisti del calibro di Dirk Bell, Julian Göthe, Petrit Halilaj, Dorota Jurczak, Gareth Moore, João Maria Gusmão e Pedro Paiva.

2016

Bettina Steinbrügge
Direttrice del Kunstverein di Amburgo da gennaio 2014

Bettina Steinbrügge, nata nel 1970 a Ostercappeln (Bassa Sassonia), dal 1998 al 2001 ha lavorato presso il Kunstverein di Kassel, mentre nel 2000 ha lavorato alla quarta edizione della Werkleitz Biennale. Dal 2001 al 2007 è stata direttrice artistica della Halle für Kunst di Lüneburg. Come collaboratrice scientifica e curatrice, membro del team direttivo del Kunstraum dell’Università di Lüneburg, ha realizzato numerose mostre nell’ambito dei progetti europei transform e translate; dal 2009 ha insegnato al master di specializzazione CCC presso la Haute École d’Art et de Design di Ginevra. Fino all’autunno 2011 ha svolto il ruolo di curatrice anche per La Kunsthalle di Mulhouse, dove ha organizzato le mostre The End of the World as we know it, L’Idée de Nature e una personale di Seb Patane. Inoltre, dal 2007 è membro del team programmatico Forum Expanded presso il festival Internationale Filmfestspiele Berlin (Berlinale). Nell’inverno 2010 è stata nominata curatrice della sezione arte contemporanea del Belvedere di Vienna, dove ha collaborato a definire l’immagine della nuova galleria 21er Haus. 


Katharina Grosse

Artista e professoressa di pittura all’Accademia d’Arte di Düsseldorf

Katharina Grosse è nata a Friburgo nel 1961, vive a Berlino. Nel 1992 è stata tra i vincitori del Premio Villa Romana. Ha studiato all’Accademia d’Arte di Münster e Düsseldorf, allieva di Norbert Tadeusz e Gotthard Graubner. Dal 2000 al 2010 è stata docente presso la Kunsthochschule Berlin-Weißensee. Nel suo lavoro di pittrice, Katharina Grosse si serve di una pistola spray azionata da un compressore. Con questa tecnica ha realizzato le sue prime opere murali nel 1998, come contributo per la Biennale di Sidney e poi, nello stesso anno, per la Kunsthalle di Berna. Negli anni successivi ha dipinto con la pistola a spray superfici di grandi dimensioni, che a volte arrivavano a comprendere anche spazi esterni. Opere di Katharina Grosse si trovano in importanti collezioni museali; tra le quali vi sono il Centre Georges Pompidou di Parigi, la Kunsthaus di Zurigo, il Kunstmuseum di Bonn, la Städtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco, il Museo Serralves di Porto, lo Sprengel Museum di Hannover, il De Pont Museum di Tilburg e la Gallery of Modern Art, Queensland.

2015

Susanne Weiß
Direttrice del Heidelberger Kunstverein, Heidelberg

Susanne Weiß, nata nel 1976 a Berlino, ha studiato museologia alla Hochschule für Technik und Wirtschaft di Berlino ed è direttrice artistica dello Heidelberger Kunstverein. Ha lavorato per istituzioni artistiche internazionali come la Royal Academy di Londra, lo Ashmolean Museum di Oxford e lo Israel Museum di Gerusalemme; dal 2007 al 2008 ha diretto il Kunsthaus Dresden – Städtische Galerie für Gegenwartskunst. Tra i progetti espositivi che ha realizzato a Dresda vi sono tra gli altri Kopfkino e Under Influence. Alla fine del 2008 ha realizzato con Ulf Aminde il progetto performativo Ruhe und Ordnung presso il JET di Berlino. Dal 2009 al 2010 ha partecipato al programma Robert Bosch Cultural Managers, nell’ambito del quale ha lavorato per il Goethe-Institut Golf Region presso lo Sharjah Museum Department, nell’emirato Sharja. È membro di RealismusStudio, serie di mostre realizzate dalla Neue Gesellschaft für Bildende Kunst di Berlino.


Discoteca Flaming Star (Cristina Gómez Barrio, Wolfgang Mayer)
Artisti e professori all'Accademia di Belle Arti di Stoccarda

Il gruppo artistico Discoteca Flaming Star è stato fondato nel 1998 da Cristina Gómez Barrio e Wolfgang Mayer. Discoteca Flamig Star svolge attività di insegnamento presso la cattedra di arte figurativa e design intermediale (IMG) dell’Accademia d’arte di Stoccarda. Cristina Gómez Barrio, nata nel 1973 ad Alhambra (Spagna), ha studiato arte figurativa a Madrid, Monaco e Berlino. Nel 2003 ha partecipato al Programma Artist in Residence dello International Studio and Curatorial Program (ISCP) di New York; dal 2005 al 2006 ha ricevuto la borsa di studio conferita dallo Whitney Independent Study Program di New York. Wolfgang Mayer, nato nel 1967 a Wertach, ha studiato all’Accademia di arti figurative di Monaco, quindi ha usufruito di una borsa di studio della Sommerakademie Salzburg, nella classe di Nan Goldin. Dal 1996 al 1997 ha usufruito di una borsa di studio conferita dal DAAD presso la School of Visual Arts di New York. Le installazioni e performance realizzate da Discoteca Flaming Star sono state presentate, tra l’altro, presso le seguenti gallerie: Artists Space, Whitney Museum e The Kitchen (New York); Museum Moderner Kunst (Vienna), Centro de Arte 2 de Mayo (Madrid), Galleria Freymond-Guth (Zurigo), Tate Modern (Londra).

2014

Jutta Koether
artista e docente di pittura e disegno alla Hochschule für Bildende Künste di Amburgo

Jutta Koether, nata a Colonia nel 1958, è una pittrice tedesca, artista performativa, musicista, scrittrice, critica e teorica, vive e lavora a Berlino e a New York. Jutta Koether è stata redattrice (dal 1985) del magazine di musica e cultura pop Spex ed è attualmente recensitrice e collaboratrice di numerose riviste come Texte zur Kunst, FlashArt e ArtScribe. Il lavoro dell´artista comprende molteplici attività come la pittura, la performance, film e musica; anche la sua attivitá politica e giornalistica viene considerata come pratica artistica: si descrive come una "pittrice, performer, partecipante" e collabora spesso con altri artisti: con Kim Gordon e Thurston Moore del gruppo musicale Sonic Youth e Steve Parrino. Jutta Koether è anche docente, ha insegnato presso la Hochschule für Bildende Künste di Amburgo, la School of Visual Arts di New York, la Hochschule der Künste di Berlino, al Bard College di New York e alla Cooper Union di New York. Dal 2010 è docente di pittura e disegno alla Hochschule für Bildende Künste di Amburgo.

Rein Wolfs
Direttore del Bundeskunsthalle di Bonn

Rein Wolfs è da marzo 2013 direttore del Bundeskunsthalle di Bonn. Da gennaio 2008 Rein Wolfs (nato nel 1960), è stato il direttore artistico del Kunsthalle Fridericianum. Dal 2002 al 2007 è stato Direttore del Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam. Nel 2003 è stato il curatore del Padiglione olandese alla Biennale di Venezia. Dal 1996 al 2001 è stato direttore del Migros Museum di Zurigo, dove nel 1999 ha fondato anche la rivista Material. Tra le sue mostre più importanti si trovano: Douglas Gordon, Maurizio Cattelan, Angela Bulloch e Cady Noland al Migros Museum e retrospettive con Bas Jan Ader e Rirkrit Tiravanija, così come grandi mostre con Urs Fischer e Erik van Lieshout al museo Boijmans Van Beuningen. Al Kunsthalle Fridericianum ha curato altrettanto importanti mostre con Christoph Büchel, Pawel Althamer e Meschac Gaba, Klara LidÈn, Latifa Echakhch, Daniel Knorr, Cyprien Gaillard e Navid Nuur. Rein Wolfs è membro di numerosi comitati internazionali e pubblica regolarmente.

2013

Janneke de Vries
Direttrice della Gesellschaft für Aktuelle Kunst (GAK), Brema

Janneke de Vries, nata nel 1968, ha studiato storia dell'arte, storia della letteratura tedesca moderna e contemporanea ed etnologia europea alle università di Marburgo e Amburgo. Fin dal tempo degli studi, ha collaborato come free-lance con il Museum für Moderne Kunst (MMK) di Francoforte sul Meno e ha svolto attività di critica d'arte scrivendo per la Frankfurter Rundschau e per le riviste artist (Brema) e Bildende Kunst. Dal 1999 al 2003 è stata caporedattrice della rivista d'arte artkaleidoskope a Francoforte sul Meno. Dopo diversi progetti portati avanti come curatrice indipendente e un'attività di collaboratrice scientifica di Yilmaz Dziewior presso il Kunstverein di Amburgo, nel 2006 ha assunto la direzione dell'istituto Kunstverein di Braunschweig. Dal 2008 è direttrice della Gesellschaft für Aktuelle Kunst (GAK) di Brema. Svolge inoltre l'attività di critica d'arte free-lance, in particolare per le riviste artist e Texte zur Kunst.

Ulrike Grossarth
Artista e docente presso la Hochschule für Bildende Künste di Dresda

Ulrike Grossarth, nata nel 1952, ha studiato danza presso la Else-Lang-Schule di Colonia e la Folkwang Hochschule di Essen. È stata docente ospite presso diversi istituti universitari e dal 1998 detiene la cattedra di Pratica artistica interdisciplinare presso la Hochschule für Bildende Künste di Dresda. Nel 1997 ha esposto l'opera BAU I presso documenta 10. Nel 2009 è stata insignita dal Premio Käthe Kollwitz assegnato dalla Akademie der Künste di Berlino. Con pittura, scultura, danza, disegno, video, performance, assoli e seminari, Ulrike Grossarth torna continuamente a dedicarsi alle questioni che riguardano il corpo e lo spazio, con particolare riguardo al rapporto tra ambiente fisico e individuo che agisce.


2012

Antje Majewski
Artista e docente presso l’Accademia di Belle Arti Muthesius di Kiel

Antje Majewski (classe 1968) è pittrice, videoartista e fotografa. Dal 2010 insegna pittura presso l’Accademia di Belle Arti Muthesius di Kiel. Intraprende la sua carriera artistica negli anni ’90, dopo aver studiato storia dell’arte, storia e filosofia a Colonia, Firenze e Berlino. Nell’inverno del 2011, il Kunsthaus di Graz le dedica una grande personale dal titolo Die Gimel-Welt. Wie man Objekte zum Sprechen bringt (Il mondo di Gimel. Come far parlare gli oggetti), tutt’ora in corso. In passato, l’opera di Antje Majewski è stata oggetto di personali presso il Kunstverein di Salisburgo (2008), la Kunsthalle di Basilea (2001) e la galleria Neugerriemschneider di Berlino, solo per citare le principali.

Anja Nathan-Dorn
Docente presso l'Accademia di Belle Arti di Karlsruhe

Anja Nathan-Dorn (classe 1971) tra il 2007 e il 2011 ha diretto insieme a Kathrin Jentjens il Kunstverein di Colonia. Risale a questo periodo una serie di personali dedicate ad artisti del calibro di Nora Schultz, Olivier Foulon, Omer Fast, Stephen Prina e Kerstin Brätsch & DAS INSTITUT. In precedenza ha lavorato a Colonia in qualità di curatrice e di critica free lance (Frieze, Texte zur Kunst, Metropolis M). Anja Nathan-Dorn ha studiato storia dell’arte, drammaturgia, cinematografia, televisione ed economia politica a Colonia e a Firenze.

2011

Kathrin Rhomberg
Direttrice di Erste Group, Vienna

Kathrin Rhomberg, nata a Bludenz in Austria nel 1963, vive a Vienna. Nel 2010 ha curato la sesta edizione della Biennale di Berlino. Dal 2002 al 2007 è stata direttrice del Kölnischer Kunstverein e contemporaneamente ha guidato, insieme a Marion von Osten, il progetto Migration, promosso dalla Kulturstiftung des Bundes. Insieme a Maria Hlavajova è fondatrice e direttrice di Tranzit, un’iniziativa a lungo termine avviata nel 2002 e finanziata dal gruppo Erste Bank per la promozione di progetti d’arte contemporanea in Europa centrale. Nel 2002 è stata una dei curatori della Manifesta 3 – Biennale europea dell’Arte contemporanea, con sede a Liubliana. Dal 1990 al 2001 è stata curatrice e direttrice della sezione mostre della Secessione di Vienna.

Willem de Rooij
Artista e docente alla Städelschule di Francoforte

Willen de Rooij, nato nel 1969 a Beverwijk in Olanda, insegna alla Städelschule di Francoforte e vive a Berlino. Nell'autunno del 2010 ha presentato una mostra personale nella Neue Nationalgalerie di Berlino, costruita da Mies van der Rohe. Ha lavorato per dodici anni con Jeroen de Riijke, fino alla morte di quest’ultimo avvenuta nel 2006: insieme i due artisti hanno prodotto film in 35 e 16 mm, fotografie, oggetti, installazioni e stampe. I loro lavori collettivi analizzano le convenzioni della presentazione e della rappresentazione di immagini e analizzano il rapporto di tensione tra creazione autonoma e contesto socio-politico. Nel 2008 il MAMbo di Bologna e la Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen (NRW) hanno dedicato due grandi mostre alla coppia di artisti. Nel 2005 de Riijke / de Rooij hanno rappresentato l’Olanda alla Biennale di Venezia.

2010

Rita McBride
Artista e docente presso l'Accademia di Belle Arti di Düsseldorf

Rita McBride, scultrice, nata nel 1960 Des Moines (Iowa, USA), dal 2003 è docente presso l'Accademia di Belle Arti di Düsseldorf. Dopo aver conseguito il diploma presso il Bard College, New York, nel 1982, ha portato avanti la sua formazione al California Institute of the Arts. Nel 1991/92 ha usufruito di una borsa di studio messa a disposizione dalla American Academy di Roma; nel 1999 è stata invitata a Berlino dal DAAD, il Servizio tedesco per lo scambio accademico. Dal 1999 al 2000 è stata docente ospite presso l’École nationale supérieure des beaux-arts di Parigi. A partire dalla fine degli anni ’80, ha esposto in mostre di livello internazionale, tra cui nel Museum Abteiberg Mönchengladbach (2008), nel Kunstmuseum Liechtenstein (2002), nella Secessione di Vienna (2000) e alla Biennale di Berlino del 2008.
www.ritamcbride.net

Dott.ssa Susanne Gaensheimer
Direttrice del Museum für Moderne Kunst di Francoforte sul Meno

Susanne Gaensheimer, nata nel 1967 a Monaco, è direttrice del Museum für Moderne Kunst di Francoforte sul Meno. Dopo gli studi in storia dell’arte a Monaco e ad Amburgo, nel 1995-96 ha concluso la sua formazione presso lo Independent Study Programme del Whitney Museum of American Art di New York. Dopo aver prestato il proprio contributo di assistente scientifico presso la Städtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco (1998-1999), dove ha curato tra l’altro la mostra Geschichten des Augenblicks (Storie dell’istante) con opere di Douglas Gordon, Steve McQueen, Tacita Dean, Stan Douglas e altri, dal 1999 al 2001 è stata direttrice del Westfälischer Kunstverein di Münster, quindi fino al 2008 direttrice e curatrice della sezione arte contemporanea nella Städtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco. 


2009

Susanne Titz
Direttrice del Museum Abteiberg di Mönchengladbach

Susanne Titz è direttrice del Museum Abteiberg di Mönchengladbach dall’ottobre 2004. Nell’autunno scorso, il museo è stato riaperto dopo un vasto progetto di ristrutturazione, in seno al quale le collezioni sono state sottoposte a nuova organizzazione. Nata nel 1964 a Stolberg, Susanne Titz ha studiato storia, storia dell’arte, lingue e letterature straniere nelle università di Colonia, Amburgo e Bonn; ha concluso gli studi con una tesi di laurea dedicata all’influenza dello strutturalismo sull’arte statunitense degli anni ’60 e ’70. In seguito ha ricevuto una borsa di studio per un soggiorno a New York, concessale dalla Ludwig-Stiftung für internationale Kunst und Verständigung. A partire dal 1997 ha diretto il Neuer Aachener Kunstverein, che nel 2000 ha ricevuto il Premio Adam Elsheimer, conferito ogni anno all’associazione artistica europea che si è distinta per un eccellente programma di mostre e iniziative. Tra i progetti promossi da Susanne Titz vi erano le prime mostre personali di Franz Ackermann, Fiona Banner, William Engelen, Morgan Fisher, Anne-Mie Van Kerckhoven, Rita McBride, Lucy McKenzie, Jonathan Meese, Anselm Reyle, Andreas Siekmann, Catherine Sullivan, Corinne Wasmuht e altri artisti, nonché iniziative interdisciplinari come Valie Export. Psycho-Prognose (1998), Modell, Modell... (2000; con Björn Dahlem, Christian Jankowski, Peter Piller, Daniel Roth, Edwin Zwakman, e altri), Wiederaufnahme/Retake (2001; con Dave Allen, Andrea Bowers, Annika Eriksson, Rodney Graham, Christian Marclay, Hans Niehus, Adrian Piper, Slave Pianos).

Eran Schaerf
Artista

Eran Schaerf è nato nel 1962 a Tel Aviv e vive a Berlino dal 1985. I suoi lavori sono complesse tessiture in cui si intrecciano eventi storici, fenomeni politici contemporanei, esperienze individuali e personali. Nelle sue narrazioni, che ricorrono a diversi media, trovano accesso elementi mobili provenienti dalla filosofia, dalla storia dell’architettura e dal design. Egli usa ripetutamente il principio del Re-enactments, tramite cui lascia sedimentare, stratificandoli l’uno sull’altro, diversi piani narrativi e temporali, mentre gli eventi del passato vengono illuminati di luce nuova. Eran Schaerf ha esposto in numerose mostre di risonanza internazionale, come documenta 9 (1992), Sonsbeek (Arnheim, 1993) Manifesta 2 (Lussemburgo) e Skulptur-projekten (Münster, 2007). Schaerf ha studiato architettura e urbanistica, fotografia e videoarte. Dalla metà degli anni ’90 lavora con la filosofa Eva Meyer, soprattutto nella realizzazione di film e radiodrammi. La versione muta del loro film Europa von weitem (Europa da lontano, 1999) mostra scene di vita quotidiana girate in diverse città europee; in una terza versione dello stesso film, le immagini sono accompagnate da un omonimo radiodramma, realizzato in totale indipendenza dalle immagini, ma in cui la percezione sincrona di immagini e sonoro è in grado di richiamare un potente effetto sinergico. 


2008

Ayse Erkmen
Artista

Ayse Erkmen è nata nel 1949 a Istanbul e vive tra Istanbul e Berlino. Nel 1993 ha ricevuto la borsa di studio del DAAD di Berlino, dal 1998 è visiting professor alla Gesamthochschule di Kassel e dal 2000 alla Städelschule di Francoforte. Ayse Erkmen ha ottenuto fama internazionale grazie ai suoi interventi artistici, spesso temporanei, e ha partecipato, tra l’altro, a numerose edizioni della Biennale di Istanbul, a Manifesta 1 di Rotterdam (1996), alla Biennale di Kwangju (2000) e alla Biennale di Berlino (2001). Di particolare impatto, il suo contributo agli Skulptur Projekte di Münster (1997) e il progetto Shipped Ships (2001) per la Deutsche Bank di Francoforte. All’opera di Ayse Erkmen sono state dedicate personali in musei prestigiosi, come il Palais des Beaux Arts di Bruxelles (2004) e il Secession di Vienna (2002).

Dott.ssa Beatrice von Bismarck
Storica dell'arte e docente presso l'Accademia die Belle Arti (HfGB), Lipsia

Dott.ssa Beatrice von Bismarck, storica dell’arte, ha conseguito il dottorato al Kunsthistorisches Institut der Freien Universität di Berlino e vive tra Lipsia e Berlino. Dal 1990 al 1993 ha lavorato allo Städelsches Kunstinstitut di Francoforte come responsabile del dipartimento dedicato al XX secolo. Durante la sua attività di docente a Lüneburg (1993-1999), ha fondato e diretto il Kunstraum der Universität Lüneburg. Dal 2000 è professore di storia dell’arte e visual studies alla Hochschule für Grafik und Buchkunst di Lipsia, di cui dirige la galleria d’arte, e dal 2003 ricopre inoltre la carica di vicerettore. L’interesse di Beatrice von Bismarck è rivolto alle modalità della produzione culturale in cui si fondono teoria e pratica. Al momento è impegnata in vari settori di ricerca, che analizzano il significato dell’opera d’arte, il potenziale politico, estetico e sociale legato alla figura del curatore, le conseguenze della globalizzazione sul piano culturale e la funzione dell’immagine postmoderna dell’artista.