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16.07.2018

Nomina dei vincitori del Premio Villa Romana 2019

I vincitori del Premio Villa Romana 2019 sono gli artisti KAYA (Kerstin Brätsch e Debo Eilers), Marcela Moraga, Christian Naujoks e Rajkamal Kahlon. Soggiorneranno e lavoreranno a Villa Romana a Firenze da febbraio a novembre 2019. La giuria di quest’anno, composta dall’artista Maria Thereza Alves e da Eva Birkenstock, direttrice del Kunstverein für die Rheinlande und Westfalen di Düsseldorf, ha selezionato i vincitori tra una rosa di tredici candidati proposti.


KAYA
è un progetto collettivo avviato nel 2010 da Kerstin Brätsch e Debo Eilers, due artisti attivi sia in modo indipendente che in progetti comuni. Kerstin Brätsch lavora con la pittura, intesa come un mutevole strumento espressivo legato al corpo, mentre Debo Eilers crea opere scultoree cariche di tensione. KAYA si concepisce come progetto cumulativo: ogni nuova manifestazione si basa sulle precedenti iniziative create dal gruppo. Nel 2017 il collettivo ha esposto al Museum Brandhorst di Monaco e ha organizzato un workshop al Museo Madre di Napoli. Nel 2015 KAYA ha organizzato il KAMP KAYA al KUB Arena del Kunsthaus di Bregenz. Le opere di KAYA sono attualmente in mostra presso la Fondazione Memmo di Roma.

Marcela Moraga ha compiuto gli studi in Cile e Germania e vive a Berlino. È autrice di performance, video e installazioni, a partire da concetti come ordine e movimento negli spazi pubblici, così come dal rapporto tra cultura e natura. Si concentra su spazi effimeri e indefiniti, per attivare delle relazioni al loro interno. Lavora anche con prodotti tessili, che intende come spazi tessuti e interpretabili come oggetti, architetture o immagini bidimensionali. Le sono state dedicate alcune mostre personali a Berlino, Santiago del Cile e Amburgo e ha preso parte a numerose mostre collettive in Francia, Germania, Olanda, Brasile, Cile, Egitto e Corea del Sud.

Christian Naujoks è un artista del suono e compositore. Ha studiato a Lipsia e Weimar e, oltre ad esporre le sue opere in spazi d’arte, si esibisce in performance e concerti. Collabora spesso con altri artisti, tra cui Sarah Chow & Ei Arakawa – di recente insieme al Kunstverein di Düsseldorf - e l’anno scorso ancora con Ei Arakawa e Dan Poston per Skulptur Projekte di Münster. Nelle sue composizioni, Naujoks porta avanti delle operazioni di mimetismo su prototipi che trasferisce in altri contesti, come quello della musica alta o del pop, del modernismo o del romanticismo.

Rajkamal Kahlon ha compiuto i suoi studi in California e a New York e oggi vive a Berlino. Il suo lavoro prende le mosse da stampe storiche di propaganda coloniale, documenti etnografici e di studio delle razze umane, che cita e modifica intervenendo su di esse con propri disegni. Estraendo le immagini dal loro contesto, oppure ingrandendo altri dettagli, l’artista seziona la loro funzione esplicativa, riabilitando così corpi, storie e culture che hanno subito violenza o annientamento. Nel 2017, il Weltmuseum di Vienna l’ha invitata per una mostra personale, ancora in corso, Staying With Trouble, nella quale Kahlon ha dato un’interpretazione dei materiali fotografici presenti nella collezione permanente del museo. Il titolo della mostra rimanda alla biologa e filosofa della scienza Donna Haraway, la cui opera ha ispirato il processo di lavoro dell’artista.

Il Premio Villa Romana offre agli artisti selezionati, la possibilità di portare avanti la propria ricerca artistica nel corso di una residenza di dieci mesi nella Casa degli Artisti di Villa Romana. I Premiati hanno a disposizione un atelier e ricevono una borsa di studio mensile. Il premio è conferito dall’Associazione Villa Romana con le risorse messe a disposizione dalla Fondazione Deutsche Bank, dal Delegato del Governo Federale Tedesco per la Cultura e i Media e da altri finanziatori privati.

Villa Romana è un luogo di produzione d’arte contemporanea e di scambio internazionale. Fin dal 1905, il suo compito principale è il conferimento del Premio Villa Romana. Il premio è stato spesso riconosciuto ad artisti alle soglie di un’importante carriera e, come tale ha contribuito a scrivere la storia dell’arte. Con mostre, inviti di artisti ospiti di provenienza internazionale e un’ampia gamma di manifestazioni, Villa Romana porta avanti il dialogo con gli artisti e il pubblico, s’inserisce in un contesto artistico internazionale e promuove la comunicazione con le culture dell’area mediterranea.

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