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07.10.                      08.10.2023

a house is a house is a home: Garden Weekend

Con il cambio di stagione e il passaggio ai mesi autunnali e invernali più bui, vi invitiamo nel giardino di Villa Romana per incontri e riflessioni incentrate sulla pratica del raccolto, per momenti dedicati alla celebrazione della coltivazione collaborativa. Unitevi a noi per desinare insieme, partecipare a laboratori e prendere parte a presentazioni performative! Il fine settimana del 7 e 8 ottobre verrà dedicato ai progetti “agropoetici” (come noi amiamo definirli) di Daniela Zambrano Almidón e Leone Contini, e al giardino di semi prodotto attraverso la collaborazione di artisti da diverse geografie - progetti che crescono nel nostro giardino dalla scorsa primavera. Questi processi in divenire esplorano e riflettono sulla relazione tra esseri umani e piante e sul tema dell’appartenenza Diasporica.

Come nuovo team di Villa Romana stiamo lentamente imparando da questo giardino e dai suoi abitanti. Vi invitiamo a unirvi a noi nel weekend del 7 e 8 ottobre.

Sabato 7 ottobre 2023 (nell'ambito della Florence Art Week 2023)

10:00 - 13:00, 15:00 - 18:00 Visita guidata all'archivio con la storica dell'arte Carlotta Castellani (Università di Urbino)

13:00 - 15:00 Seed Bunch, scambio di semi e laboratorio di creazione di vasi di semi

17:00 Presentazione di Orto Continuo e performance di Leone Contini

Domenica 8 ottobre 2023 (nell'ambito della Florence Art Week 2023)

13:00 Pachamanca / Cosmic Pot: Azione culinaria comunitaria andina di Daniela Zambrano Almidón

DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA

Workshop sul Seed Bunch, Sabato 13:00-15:00

Seed Bunch è un giardino di semi e una biblioteca vivente e performativa che cresce nel giardino di Villa Romana. Rappresenta e dà spazio a una sperimentazione libera tra piante, dove l’operato vegetale prende il sopravvento rispetto a quello umano.  Unisciti a noi per una sessione di raccolta in cui esploreremo storie legate ad alcuni di questi semi. Realizzeremo vasi di argilla per la conservazione durante i mesi invernali e utilizzeremo la cenere per proteggere i semi. Il Seed Bunch è stato immaginato con Monai de Paula Atunes e sviluppato con Leone Contini, reso possibile grazie alle generose donazioni di semi di artisti e amici; é profondamente ispirato al lavoro dell’artista Zayaan Khan e parte da una idea di seme non come oggetto ma come relazione. Il workshop è aperto per gente di tutte le età.

Orto Continuo Leone Contini, Sabato ore 18:00

Orto Continuo crea uno spazio di convivenza creativa tra le storie e i movimenti delle piante e dei loro custodi. In risposta agli sfratti delle comunità agricole cinesi migranti dalle loro aziende agricole a Prato, Orto Continuo riunisce le piante di queste realtà agricole strappate con la forza, o in costante pericolo di essere confiscate, per mettere in luce il carattere demagogico e la violenza delle politiche istituzionali/mediatiche che informano tale pratica.

Questi sgomberi avvengono nella zona in cui vive Leone. Orto Continuo ha quindi la responsabilità di rispondere e rendere visibile la distruzione di questa forma di agricoltura di autosussistenza in grado di nutrire la comunità locale e quindi sostenibile. Questo giardino “continuo” chiede in che modo le autorità e i media alterano le pratiche di coltivazione delle comunità migranti attraverso discorsi sulle specie invasive. Soprattutto, il giardino è una riflessione sulle pratiche di resistenza che avvengono nonostante gli sfratti, sui giardini che vengono distrutti solo per riapparire altrove, sfuggendo alla cattura. Unisciti a noi per un pasto e una conversazione aperta all'Orto Continuo, riflettendo sul trattamento delle comunità agricole migranti e sugli spostamenti delle piante.

Progetto sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito del programma Italian Council (2023).

Pachamanca / A Cosmic Pot: azione gastronomica della comunità andina di Daniela Zambrano Almidón, Domenica dalle 13:00 in poi

Pachamanca significa “vaso cosmico” in quechuan, è allo stesso tempo nutrimento, celebrazione e rito collettivo. Cotti sottoterra e con pietre calde, una serie di ingredienti quechuan vengono cucinati insieme. L'artista Daniela Zambrano Almidón lavora con il tema e la pratica della connessione profonda e vitale con la Terra e con il ritmo della terra nella cultura quechua. Nella primavera di quest'anno Daniela ha piantato nel giardino di Villa Romana varietà autoctone di mais, patata dolce e peperoncino. Pachamanca / A Cosmic Pot creerà un momento di condivisione del cibo e di ricostruzione della memoria per le comunità diasporiche andine nel contesto della diaspora. Basato sul concetto quechuan di Ayni come pratica di reciprocità e interconnessione, Pachamanca / A Cosmic Pot celebra un momento di connessione con la terra per le famiglie migranti.

La pachamanca è una festa che si svolge durante il periodo del raccolto. Rispettando il ritmo della terra e con la speranza di raccogliere le specie migranti piantate a Villa Romana, la comunità andina è invitata a partecipare a questa celebrazione che collega le nostre radici alla terra, alle nostre storie e identità. Questa celebrazione del cosmo, dei sapori e dei ricordi è anche un riconoscimento alla migrazione del cibo di origine andina. Possiamo condividere questi cibi in segno di gratitudine verso i saperi ancestrali che le comunità indigene delle Ande e nelle loro diaspore – come a Firenze – conservano nella pratica, o nella memoria, e che sono indispensabili per salvaguardare la loro vita. Questo vaso cosmico è una ricetta vivente (Living Recipe, come recita il titolo del lavoro di Daniela) che chiude quest'anno agricolo e apre la strada verso il resto della terra.

Artisti

Leone Contini ha studiato Filosofia e Antropologia culturale all'Università di Siena. La sua ricerca si colloca all'intersezione tra antropologia, estetica e politica e i suoi mezzi di comunicazione includono conferenze-performance, interventi collettivi in spazi pubblici, narrazioni testuali e visive e disegni.

Daniela Zambrano Almidón è una ricercatrice quechua peruviana e artista interdisciplinare, con esperienza in progetti artistici e di ricerca sulla cultura popolare andino-amazzonica in Perù, sui gruppi migratori, sull'interculturalità e sulla cultura memoriale. È coinvolta in numerosi progetti radicati nelle pratiche partecipative, nella ricerca artistica e negli interventi in spazi pubblici e istituzioni museali.

Sotto questo link sarà possibile leggere gli scorsi mensili 

 
Ente promotore di Villa Romana e finanziatore del Premio Villa Romana è l'Associazione Villa Romana e.V. 

L’Associazione Villa Romana e.V. ringrazia i suoi principali sostenitori per il loro supporto pluriennale:
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Die Bundesbeauftrage der Bundesregierung für Kultur und Medien

L'associazione è finanziata anche dalla BAO Stiftung  e – per progetti specifici – da numerose aziende, fondazioni e privati
 
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In collaborazione con META MUNDI (Culture and Diversity)

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