Sajan Vazhakaparambil Kolavan Kalyanikutty Mani è un artista la cui pratica interroga le intersezioni tra performance, archivi e coscienza Dalit. Un tema centrale nel suo lavoro è la risonanza delle voci ancestrali, affrontando criticamente il peso della storia coloniale e le sue manifestazioni contemporanee. Configura installazioni, video, disegni e performance come luoghi di dialogo immaginario, attivando contro-narrazioni rispetto alle storiografie dominanti. Il progetto a lungo termine di Mani, Wake Up Calls for My Ancestors, funziona come un intervento critico da artista-archivista, affrontando l'appropriazione e l'esposizione dei soggetti subalterni negli archivi coloniali. Concentrandosi sulle fotografie del Sud India conservate nel Museo Etnologico di Berlino, avvia un discorso interdisciplinare che sfida le pratiche di archiviazione eurocentriche, proponendo un contro-movimento deliberativo contro la presunta esattezza della fotografia coloniale.