Open Studios Villa Romana Fellows 2025

20-21 Settembre 2025

Sabato, 17:00-23:00 OPEN STUDIOS Fellows 2025 + inaugurazione DANCING IN THE BLIND SPOT (20 Sett - 21 Nov 2025) con:

Robert Lippok, Elia Nurvista, Sajan Mani, Alex Martinis Roe, Radio Papesse, Luigi Presicce, Chaveli Sifre, Justin Randolph Thompson, Raul Walch, and Suraj Yengde.

Domenica, 12:00-15:00 OPEN STUDIOS + workshop
UNKNOWN, UNCERTAIN, UNIDENTIFIED - CIBO PARADISO
con:

Elia Nurvista, Sajan Mani, Valerio Del Baglivo, Camilla Canocchi

Come ogni anno, settembre segna il nostro appuntamento più importante: gli Open Studios. I Villa Romana Fellows Sajan Mani, Elia Nurvista, Chaveli Sifre e Raul Walch apriranno non solo le porte degli spazi in cui hanno lavorato incessantemente dall’inverno, ma comporranno anche una partitura di voci e opere in risonanza tra loro e con il programma per i 120 anni di Villa Romana.

La mostra che li accompagna non si limiterà a incorniciare la loro produzione artistica, ma si dispiegherà come un gesto stratificato, di presenza e di invocazione. Sarà strutturata come uno spazio di accoglienza: di contraddizioni, silenzi, rifiuti, cosmologie e memorie che resistono all’appiattimento.

Holding space (tenere saldo uno spazio, potremmo dire) per/con/da parte degli artisti significa creare condizioni di ascolto, di sperimentazione, di divenire. Significa accogliere vulnerabilità, lentezza, ritiro ed emersione. Significa anche riconoscere che il lavoro artistico — soprattutto in tempi precari — richiede non solo infrastrutture, ma anche intimità e cura: chiama cucine, camere da letto e soggiorni. Questa mostra salvaguarda lo spazio in quel senso ampliato: come rifugio, soglia, veicolo e invito.

Questo atto di ascolto e presenza non avviene nel vuoto: si colloca in un mondo segnato da guerra e terrore, dal collasso climatico, da un esaurimento sistemico — come forma di presa di posizione attiva.

La mostra elabora riflessioni sulla figura del disertore — non come qualcuno che sparisce, ma come qualcuno che rifiuta di obbedire. La diserzione qui non è né fuga né apatia; è un gesto affermativo di sopravvivenza, di non-allineamento, di allontanamento dalle logiche distruttive per preservare la capacità di immaginare altrimenti. Come ricorda il pensiero filosofico contemporaneo, la diserzione diventa un modo per proteggere la sensibilità, custodire la cura radicale e abitare il tempo in modo diverso. Questa nozione risuona profondamente con la lunga e stratificata storia di Villa Romana stessa, una casa che spesso è diventata rifugio per artisti che sfuggivano a censura, persecuzione e guerra, accogliendo coloro che rifiutavano di servire ideologie autoritarie o conformarsi a estetiche nazionalistiche — diventando una soglia tra arte e politica, tra impegno e ritiro.

Dancing in the Blind Spot materializza una danza visionaria e incarnata che rifiuta le logiche lineari del potere e abita la fessura, la ferita, il sogno. Non si tratta di fuga, ma di diserzione attiva: una modalità sensibile di resistenza che non cerca giustificazione nella produttività o nell’utilità. È un pensiero che sussurra e grida allo stesso tempo, che intuisce senza spiegare, che invoca senza imporre. Una mente e un corpo che si aprono invece di chiudersi. Alcune opere saranno portali: non saprete se stanno evocando qualcosa o se è qualcosa a evocare loro. In questo spazio — tra evocare ed essere evocati — la mostra diventa una coreografia di presenza, rifiuto e trasformazione. Non offre chiusura, ma solo aperture. Dancing in the Blind Spot non è una dichiarazione di arrivo, ma di continuità. È una chiamata — al visibile e all’invisibile, al ricordato e al dimenticato, al rifiutato e all’immaginato.

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Ente promotore di Villa Romana e finanziatore del Premio Villa Romana è l'Associazione Villa Romana e.V. L’Associazione Villa Romana e.V. ringrazia i suoi principali sostenitori per il loro supporto pluriennale:Deutsche Bank StiftungDer Beauftragte der Bundesregierung für Kultur und Medien.L'associazione è finanziata anche dalla BAO Stiftung  e – per progetti specifici – da numerose aziende, fondazioni e privati.Il Kunsthistorisches Institut in Florenz - Max-Planck-Institut (KHI) offre una collaborazione istituzionale continua e sostiene annualmente unə dellə borsistə di Villa Romana.

Il focus archivistico sui 120 anni di Villa Romana è realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Dipartimento di Studi Umanistici, prof.ssa Carlotta Castellani

Corale per i 120 anni di Villa Romana è un progetto di Villa Romana composto da Radio Papesse e sostenuto da Deutschlandfunk e Ifa Galerie Berlin

Open Studios 2025 + Dancing in the Blind Spot Booklet
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Ente promotore di Villa Romana e finanziatore del Premio Villa Romana è l'Associazione Villa Romana e.V.

L’Associazione Villa Romana e.V. ringrazia i suoi principali sostenitori per il loro supporto pluriennale:
Deutsche Bank Stiftung
Die Bundesbeauftrage der Bundesregierung für Kultur und Medien

L'associazione è finanziata anche dalla BAO Stiftung  e – per progetti specifici – da numerose aziende, fondazioni e privati.

Il progetto è sostenuto anche da: