
Sajan Vazhakaparambil Kolavan Kalyanikutty Mani è un artista la cui pratica interroga le intersezioni tra performance, archivi e coscienza Dalit. Un tema centrale nel suo lavoro è la risonanza delle voci ancestrali, affrontando criticamente il peso della storia coloniale e le sue manifestazioni contemporanee.

Elia Nurvista è un'artista la cui pratica si impegna criticamente con la politica alimentare per esaminare le strutture di potere, le gerarchie sociali e le disuguaglianze economiche. Attraverso una vasta gamma di mezzi - tra cui laboratori, gruppi di studio, pubblicazioni, opere site-specific, performance, video e installazioni - esplora le implicazioni sociali e politiche dei sistemi alimentari, affrontando questioni più ampie come ecologia, genere, classe e geopolitica.

Chaveli Sifre è un'artista multidisciplinare la cui pratica esplora le tradizioni di guarigione, la gerarchia dei sensi, la botanica e i sistemi di credenze che le modellano. Attraverso installazioni, sculture, pitture e performance partecipative, indaga le intersezioni tra scienza, spiritualità, rituali e modalità di guarigione, cercando di recuperare le loro connessioni perdute da tempo.

Raul Walch è un artista visivo la cui pratica è guidata dal coinvolgimento politico ed ecologico. Dopo aver studiato Scultura alla Kunsthochschule Berlin-Weißensee, ha completato i suoi studi nella classe di Olafur Eliasson all'UdK di Berlino, per poi essere borsista all'Institut für Raumexperimente. Il suo lavoro prende spesso la forma di vele, mobili, aquiloni e bandiere, creati attraverso processi collaborativi e performativi.
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In occasione dei 120 anni di Villa Romana, il Museo Novecento presenta in collaborazione con Villa Romana la mostra “CENTOVENTI: Villa Romana 1905-2025”, a cura di Elena Agudio e Sergio Risaliti, con Mistura Allison e Eva Francioli. L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 26 ottobre 2025 all’8 marzo 2026 nelle sale al primo piano del Museo Novecento.
Fin dai suoi inizi, Villa Romana si è distinta come spazio libero e indipendente, dedicato alla sperimentazione artistica e allo scambio internazionale, lontano dai paradigmi accademici. Una missione che, nel tempo, si è trasformata in sostegno a un’arte giovane e sperimentale, capace di aprire varchi verso il futuro e di costruire nuove tradizioni a partire da una riflessione critica sul passato e sul presente.
Il progetto espositivo intende indagare il dialogo costante tra la residenza di via Senese e la città di Firenze, mettendo in luce il ruolo che Villa Romana ha avuto nel generare relazioni, influenze e visioni originali, pur trovandosi in una posizione apparentemente defilata rispetto al centro storico. Attraverso un intenso programma di residenze, dal 1905 la Villa ha ospitato artisti e intellettuali che, vivendo e lavorando nelle sue stanze, hanno contribuito a trasformarla in un laboratorio di sperimentazione e di apertura verso il mondo contemporaneo.
La mostra al Museo Novecento rappresenta quindi un’occasione unica, volta a storicizzare, per la prima volta in un museo italiano, la presenza e le attività di Villa Romana lungo il Novecento e fino ai nostri giorni. In esposizione materiali d’archivio e opere di alcuni tra i protagonisti che hanno segnato la vita dell’istituzione, tra cui Ernst Barlach, Georg Baselitz, Max Beckmann, Michael Buthe, Max Klinger, Georg Kolbe, Käthe Kollwitz, Markus Lüpertz, Anna Oppermann, Max Pechstein, Emy Roeder. Le opere provengono dalla collezione di Villa Romana e da prestigiosi musei e istituzioni italiane e internazionali.


